Chi è Mabilla
Mabilla
invero è una
matrice, una creatura unica,
un'essenza
soavemente
amorfa, quasi una larva, un embrione
gentile, in germoglio.
Ora è una figura accucciata più che genuflessa, in sé raccolta, ora intensamente
protesa verso l'alto, tra il richiamo e l'offerta sempre mentre aspetta
l'incontro.
Tutto può trasformarsi, un insetto, un fascio di luce, un frutto, una farfalla, un sasso.
È sasso, è muschio, è spuma, è vento o onda, o nuvola o ricordo.
Le cose la attirano, la provocano, le vengono incontro, pervadono i suoi sensi, si sente trascinata ad animare l'inerte,
a vestirlo di
luce
e di colore.
Mabilla
is an initia-tor, a unique creation, a splen-
didly formless es-sence, almost a larva, a delicately blossoming embryo.
Now it's curled up, rather than kneeling, wrapped inside itself, then bolt upright stretching upwards between the request and the offer always waiting for
an encounter.
Everything can be transformed, an insect, a ray of light, a fruit, a butterfly, a stone.
It's a stone, it's moss, it's foam, it's wind, or a wave, or a cloud, or a memory. Things attract and provoke her; they come to her pervading her senses. She feels driven to animate the inert, to drape it
in light and colour.