I GRANDI TI OSSERVANO E TI GIUDICANO
BON TON (PER I BAMBINI BUON TONNO?)
LA PUNTUALITA'
…è indispensabile che il bambino abbia il senso del tempo e sappia leggere un orologio…l’appuntamento è un preciso riferimento nel tempo che coinvolge due o più persone o persone e cose. A quell’ora ciascuno deve fare il possibile per esserci. Es: un appuntamento galante….a due, una festa di compleanno in tanti, la partenza di un treno……l’entrata in ospedale….TUTTI ABBIAMO IL DIRITTO DI UTILIZZARE AL MEGLIO IL NOSTRO TEMPO, LA ATTESE SONO TEMPI FRULLATI e BUTTATI IN . La mancanza di puntualità fa perdere le amicizie, crea imbarazzo, è da non coltivare… Ti aspetto alle quattro, è domenica, la mamma ha preparato la torta, io ho preparato i miei giochi. Sono le 15 e 30, comincio ad aspettarti, prevedo che giocheremo alle bambole, sono le 16, il profumino di torta mi invade….sono le 16 e 30, suona il campanello, arrivi, non ti giustifichi e poi vengo a sapere che sei andato a giocare a ping pong e hai fatto tardi… Se permetti non riesco a perdonarti. Se sei andato a giocare a ping pong potevi dirmi di non invitarti, la mia mamma ha preparato la torta per te e non l’ha lasciata bruciare, potevo anch’io andare a giocare a bambole dalla vicina, ti aspettavo. AGGIUNGI Tu alcune osservazioni…..LA MANCANZA DI PUNTUALITA’, SPESSO, COINCIDE CON L’EGOISMO.
LA CARTELLA, IL VESTITO, L'ASTUCCIO
…… Non capisco perché a scuola si deve sempre parlare di Giuseppe Garibaldi – fu ferito, di verbi ed aggettivi,……..Diamo una occhiata ai banchi, così, all’improvviso ci appare il caos, mettiamo un po’ in ordine la cartella, rovesciamola e sistemiamola insieme. Questa manovra ogni tanto può trasformarsi in una baldoria, e perché non fare assieme un momento di diversivo insieme, i bambini si rilassano e nello stesso tempo imparano a fare ordine. Questi momenti sono utilissimi perché servono a dare la giusta importanza alle trasgressioni, l’aver praticato piccole trasgressioni guidate dall’adulto, porta ad una maggiore consapevolezza delle grandi. DROGA, ALCOOL, ALTA VELOCITA’. Se ho una caramella vedo di mangiarmela senza far baccano con la carta e senza alitare addosso all’amico il profumo di lampone.Se ne ho due gliene offro una… Se ne ho due e siamo in tre evito….
QUANDO MI ALZO
E’ bene uscire dal letto senza farcisi troppo pregare, le persone attive sono le più amate, e poi qualcuno sicuramente non ha tempo per ripetere le stesse cose, la sveglia ed il venire a scuola sono dei riti, vedi di semplificarli. Cerca di regalare un sorriso a chi ti sta intorno, BUONGIORNO.
LA COLAZIONE
Non fare storie per la colazione, se il latte è troppo caldo mettici un cubetto di ghiaccio oppure trasferiscilo in un’altra tazza, se la mamma insiste nel farti mangiare ubbidisci, sono i tuoi genitori che ti offrono con amore e con il loro lavoro quello che hai davanti.
IN BAGNO
Non starci troppo, le urgenze al mattino sono comuni a tutti, non è il caso di metterti a fare l’intellettuale proprio in quel momento leggendo Topolino. Ricordati invece di lavarti bene la faccia, di lavarti i denti, ricordati che anche orecchie, piedi e sedere ogni tanto vanno risciacquati. (Questi li puoi lavare con calma anche la sera).
COME MI VESTO
La storia ci insegna che l’abito serve prima di tutto per coprirci, per coprire le nostre nudità ma anche per coprirci dal freddo…. Cenerentola ci ha fatto sognare, ma la vita non è sogno, quando vi svegliate la mamma è già in piedi, forse il papà è già uscito, non c’è il tempo per scegliere cosa si vuole indossare. Se proprio ci tieni tanto organizzati la sera preparando bene la cartella ed i vestiti adatti alla particolare giornata. Un abito comodo, pulito, è sempre indice di sicurezza.
IL RITORNO A CASA E A TAVOLA
…La porta si spalanca, lo zainetto schizza per terra, la giacca vola su un mobile, la voce lagnosa emette un ciao, accende la televisione e si adagia su una poltrona… SILENZIO. …La porta si apre lentamente, si sente un sorridente “ciao mamma”, la risposta e poi un…”come va ?”… E’ ora di cena o di pranzo. “mamma, posso aiutarti? Ti apparecchio tavola, oggi l’ho imparato a scuola….” “Allora quando è pronto? Sento un terribile odore di brodo, spero che non voglia farmi mangiare la minestra che mi fa schifo? Ma allora ti muovi a prepararmi la cotoletta, e non bruciarla, quel nervetto grasso non posso vederlo….!!!!” Ed ora a tavola, con i gomiti da camionista appoggiati al tavolo, con un coltello male impugnato, con il pane srappato con la bocca, con una minestra risucchiata dal vortice….., con le mani nel naso e nelle orecchie, con un bicchiere imbrattato di unto e di saliva, con un tovagliolo che non c’è….Per non parlare dei dialoghi a bocca spalancata, delle dita in bocca per rimuovere i pezzi di carne incastrati nei denti… ed il coltello in bocca…
TUTTO OK?
l mio intento è quello di infondere delle regole, camminando in punta di piedi a fianco dei bambini utilizzando col gioco gli APSEGNI.
PARTENDO DALLE ESIGENZE DEL BAMBINO, VORREI FAR SI CHE CIASCUNO RAGGIUNGA QUELLA SICUREZZA E QUELLA LIBERTA’ CHE DERIVANO SOPRATTUTTO DA UN CORRETTO MODO DI PORSI AGLI ALTRI.
LA CAPACITA’ DI OSSERVARE CI PERMETTE DI CAPIRE LE SITUAZIONI E DI SCEGLIERE IL COMPORTAMENTO PIU’ ADATTO.
QUI APPAIONO SOLO PICCOLI SPUNTI, IL MATERIALE DELLA RICERCA SPAZIA TANTISSIMO, ANGIOLA HA TENUTO CORSI AUTORIZZATI DAL MINISTERO AD INSEGNANTI. TALI LEZIONI HANNO PORTATO ALLA SPERIMENTAZIONE NELLE SCUOLE A MILANO, COMO, BOLOGNA, PADOVA E ATRI DI CASOLI.
A CONCLUSIONE DEI CORSI DUE MOSTRE IMPORTANTI IN CUI L’ARTISTA SI E’ CIMENTATA IN FAVOLISTICHE MOSTRE “I fili le cicce e le Mablle” realizzate INSIEME AI BAMBINI.